Gerardo Napolitano: "... non sosterrò più alcuna iniziativa sia politica che amministrativa promossa dall’attuale esecutivo o maggioranza ..."

05 Apr 2013
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Il Consigliere Comunale, Gerardo Napolitano, in una nota ha illustrato i motivi che lo hanno spinto a dichiarare guerra all’attuale esecutivo Schiappa, invocandone l’azzeramento completo.

Un'accusa alla politica locale, antidemocratica e oligarchica, assunta e promossa dai colleghi, rappresentanti della maggioranza del governo locale.

L'auspicio è che a tale azione, corrisponda un dibattito serio. Dibattito che porti, finalmente, ad ottenere un cambiamento di rotta nell'affrontare i problemi della città, ad iniziare dal confronto in Consiglio Comunale, che da 4 mesi non viene convocato.
Di seguito la nota del Consigliere Agostino Napolitano.
Nella mia qualità di Consigliere Comunale, componente dell’organo collegiale di indirizzo e controllo dell’attività amministrativa nonché di rappresentanza dell’intera comunità, ho il dovere di  “denunciare  politicamente” tutto ciò che (nell’attuale gestione amministrativa), a mio modestissimo parere, non è in linea con i superiori interessi della nostra comunità. Interessi codificati negli accordi programmatici, posti alla base della dichiarazione di intenti, che hanno consentito all’attuale maggioranza amministrativa di ottenere quel  consenso popolare tale da garantire l’elezione del proprio candidato Sindaco e della Sua rappresentanza consiliare.

Per tali motivi devo prendere atto, ad oggi, della totale  “disattenzione” da parte degli Organi esecutivi di quanto stabilito negli accordi di programma, che hanno dato vita a questa maggioranza politico-amministrativa.

Si assiste da circa un anno ad una crisi latente di capacità gestionale da parte dei componenti l’attuale esecutivo comunale.

Si è determinata una totale discrasia tra l’Organo di gestione, la Giunta comunale e l’Organo di indirizzo politico, sociale, economico e di controllo, che è il Consiglio Comunale nella sua interezza.

Tale stato di cose ha portato ad una forma di Oligarchia gestionale, esautorando, di fatto e di diritto, il Consiglio Comunale, organismo giuridicamente preposto al controllo dell’attuazione dell’indirizzo politico, sociale ed economico dell’Ente.

E non è un caso che lo STATUTO del nostro Comune, ex multiis, recita “…..il Comune di Mondragone assume il principio della trasparenza come elemento ispiratore della sua organizzazione, dei suoi processi, delle sue azioni, nei suoi rapporti e come ulteriore fonte di legittimazione per le sue decisioni …………. assicura la effettiva partecipazione di tutti i cittadini all’attività politica ed amministrativa dell’Ente…………..”,

Potrei citare diversi episodi, estremamente incresciosi, – sono mesi che vengono adottate delibere di giunta, anche di estrema rilevanza politico-sociale, senza che alcuno si preoccupi di darne contezza né ai singoli Consiglieri né all’intero Consiglio comunale, ovvero di recepire utili proposte da parte dei Consiglieri Comunali – ma mi limito ad evidenziarne alcune, sia di carattere puramente gestionale e sia di natura più squisitamente politica.


Il nostro Comune per l’anno 2011, a causa del mancato raggiungimento degli Standards previsti dalla normativa vigente, relativamente al settore della raccolta dei rifiuti differenziati,  è stato recentemente commissariato,  nonostante, nell’anno 2011, sia stata raggiunta una percentuale media pari a circa il 37%. La cosa più grave è che nell’anno di gestione dell’attuale esecutivo quella percentuale, nel livello medio, si è addirittura ridotta di oltre 5 punti percentuali; il che significherebbe che anche con l’attuale gestione avremmo meritato il Commissariamento e che si è pertanto mancato il conseguimento di uno dei più importanti dei punti programmatici su cui si fondava il patto elettorale.

Ciò denota una totale incuria da parte dell’Organo esecutivo, sia rispetto ad una seria programmazione del settore, sia rispetto al successivo controllo della eventuale corretta attuazione delle attività poste in essere.

Tra l’altro non si è avuta nemmeno la correttezza formale di dare notizia ai singoli consiglieri comunali ed al Consiglio, nella sua interezza, dell’avvenuto commissariamento.


Il Presidente del Consiglio Comunale, di fronte alla legittima richiesta di convocazione del civico consesso  da parte di tutti i consiglieri di opposizione, con una nota, dal contenuto a dir poco discutibile, se non palesemente illegittima,  rifiutava tale convocazione, venendo meno al proprio ruolo di garante terzo delle prerogative di partecipazione e confronto che si appartengono all’interezza del Consiglio Comunale .

Sul diniego opposto da parte del Presidente del Consiglio non mi voglio soffermare quanto all’aspetto giuridico, considerato che sono dell’avviso che in esso si possano ravvisare sia l’abuso di potere sia l’omissione di atti del proprio ufficio essendo  palese la violazione dell’articolo 39 del D. Lgs. n. 163 del 2006, ma voglio porre, piuttosto, l’accento sull’aspetto propriamente politico.

Allorquando, in un organismo democraticamente eletto, ove esiste una maggioranza, che ha il dovere di amministrare, ed una opposizione, che ha il diritto di controllo e di proposizione dialettica, viene chiesto di convocare la massima Assise cittadina, tale richiesta assume una valenza preminentemente politica.

A tale richiesta la risposta deve essere solo ed esclusivamente politica.

NESSUNO, NASCONDENDOSI DIETRO PRESUNTI ERRORI FORMALI, PUO’ ARROGARSI IL DIRITTO, SINGOLARMENTE E SENZA COINVOLGERE L’INTERA MAGGIORANZA, DI DECIDERE PER TUTTI.

Queste mie brevi considerazioni danno il senso della misura, oramai colma!!!!

Nella gente si sente e si avverte una insofferenza sempre crescente verso l’attuale esecutivo Comunale, esso, infatti, sembra che viva lontano dalle reali e quotidiane  esigenze dei nostri concittadini.

Questioni come la manutenzione stradale, la presenza ormai insopportabile di rifiuti in ogni luogo della Città, lo stato di abbandono totale delle aree verdi, il disinteresse per il rilancio di importanti quartieri quali sono quelli di S. Angelo, Crocelle e S. Nicola e rione mare (completamente abbandonati a se stessi e, privi di destinazione di qualsiasi atto previsionale di recupero, tutela e rilancio) ebbene queste problematiche non solo non sono state risolte ma attualmente nessun atto dell’esecutivo Comunale appare preordinato ed indicativo di un concreto interesse alla relativa soluzione.

E non parliamo della questione degli extracomunitari illegalmente presenti sul territorio, fenomeno che l’esecutivo Schiappa si proponeva di risolvere e che appare, invece, significativamente incrementatosi.

Altro obbiettivo mancato !!!!!!!!!!

E’ arrivato il tempo che questa maggioranza si assuma le proprie responsabilità, uscendo dal Palazzo e venendo tra le gente per prestare ascolto.

E’ necessario ed ineludibile un immediato rilancio dell’azione amministrativa.

Il tempo delle alchimie numeriche è terminato.

Considerato che in diverse occasioni ho partecipato personalmente al Sig. Sindaco questo mio pensiero e queste mie preoccupazioni, senza avere mai, dalla stesso, ricevuto una qualche risposta esaustiva indicativa di una reale volontà di effettivo rilancio dell’attività politica-amministrativa, ho personalmente deciso, con grande sofferenza (avendo significativamente contribuito al conseguimento della vittoria elettorale), che mi asterrò dal partecipare anche nella veste politica di esponente locale del NPSI a qualsiasi attività politico-amministrativa, e non sosterrò alcuna iniziativa sia politica che amministrativa promossa dall’attuale esecutivo o maggioranza, fintanto che il Sig. Sindaco, Dott. Giovanni Schiappa, non avrà  ufficialmente azzerato l’attuale Giunta Comunale, provvedendo a darne immediata comunicazione formale a tutti i consiglieri comunali e relativi rappresentanti politici.

Solo in questo modo, successivamente, potrà essere aperto un tavolo di confronto, per realizzare in maniera collegiale un rilancio positivo dall’attività amministrativa e politica dell’attuale maggioranza.

dott.  Agostino Gerardo Napolitano

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